La città che cura – Partecipare è prevenire
E’ stato fissato per il 30 gennaio 2025, a seguito dell’annullamento per maltempo lo scorso 8 ottobre 2024, il nuovo convegno nell’ambito del Patto della Salute Mentale
Verrà recuperato e si svolgerà sempre a Palazzo Ducale (piazza Matteotti 9, Genova) il prossimo 30 gennaio 2025 l’appuntamento 2024 di “La città che cura“. Tema dell’edizione di quest’anno “Partecipare è prevenire“. Il Convegno si propone come occasione per approfondire le tematiche legate alla salute mentale e rafforzare le collaborazioni, istituzionali e non, all’interno di un modello di medicina di condivisione da tempo promosso da Asl3.
La Città che Cura è il titolo del Patto della Salute Mentale siglato nel 2018 da circa 60 istituzioni e associazioni cittadine con l’obiettivo di coinvolgere sui temi della salute mentale le risorse del territorio e della comunità, dando forza alla cultura dell’integrazione tra le cure psicofarmacologiche, classicamente intese, e il “prendersi cura” in senso lato dei bisogni sociali della persona.
“Partecipare è prevenire” è il titolo di questo appuntamento, per sottolineare come la partecipazione sia elemento decisivo per il buon esito dei percorsi di cura: costruire una citta che cura implica la creazione e la diffusione di una cultura capace d’investire in progetti che rinforzino le relazioni tra le persone, il legame sociale, la comunità, alimentando la capacità di convivere nelle differenze e nella diversità.
Partecipare vuol dire esserci, con la propria soggettività, per esprimersi e comunicare non solo sul piano del bisogno ma anche su quello del desiderio. Nel centenario della nascita di Franco Basaglia si prova ad interpretare, “quell’ottimismo della pratica” che ha reso possibile l’impossibile, per non dimenticare che il manicomio era al contrario il luogo dell’assenza di partecipazione: di più, era il luogo dell’assenza delle persone. Per contro, “La città che cura” invita a prendere parte, intensificando e incrociando una molteplicità di sguardi, affinché il territorio diventi un ambiente capace di liberare energie “terapeutiche”, contrastando le sofferenze psichiche in modo concreato e creativo.
Come sottolinea anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è fondamentale diffondere il valore della salute mentale a tutta la società e investire economicamente in questo campo, affinché la sua promozione diventi un bene comune per il benessere umano, economico e sociale. Per questo motivo proveremo nella mattinata a condividere tale strumento con gli altri Dipartimenti della Liguria. L’obiettivo fondamentale è la costituzione di un Osservatorio Regionale sulla Salute Mentale insieme ad una Consulta Regionale che possa configurarsi come snodo essenziale tra l’Istituzione Regione, le diverse componenti tecniche e quelle sociali, civili ed economiche.
L’occasione è importante per far emergere le istanze di pazienti, familiari, operatori, servizi, enti istituzionali e del terzo settore, delle diverse anime della comunità che hanno come obiettivo la costruzione di percorsi in cui la salute mentale sia vissuta come bene comune. Con questo intento sono stati programmati nel pomeriggio quattro simposi paralleli, all’interno dei quali favorire il confronto e il dialogo sui temi dei “tavoli” del Patto: giovani e scuola, famiglia, casa e lavoro.